Origine dei 72 Nomi di Dio

Da brano della Genesi 28,10-22 è derivata la prima ricerca degli studiosi sui Nomi.
Secondo la tradizione orale i pioli della scala vista da Giacobbe erano 72. D’altra parte il significato simbolico della scala era chiaro ed importante: era quella la via per la risalita dell’uomo verso il divino. Non disponendo dei mezzi tecnologici che oggi noi abbiamo ideato, la ricerca iniziò manualmente. E portò ad individuare un unico brano della Torà che conteneva tre versetti consecutivi ciascuno formato da 72 caratteri. Il brano era il seguente.

Tavola 72

Esodo 14,19: Allora l’angelo di Dio, che precedeva il campo d’Israele, si mosse e andò a porsi alle loro spalle; parimente la colonna di nuvola si mosse dal loro fronte e si fermò alle loro spalle; Esodo 14,20 e venne a mettersi fra il campo dell’Egitto e il campo d’Israele; e la nube era tenebrosa per gli uni, mentre rischiarava gli altri nella notte. E l’un campo non si accostò all’altro per tutta la notte. Esodo 14,21 Or Mosè stese la sua mano sul mare; e l’Eterno fece ritirare il mare mediante un gagliardo vento orientale durato tutta la notte, e ridusse il mare in terra asciutta; e le acque si divisero.

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In questi tre versetti dell’Esodo è nascosta la chiave dei 72 Nomi, che spesso sono stati chiamati “Nomi di Dio”. Se si pongono i tre versetti in tre righe sovrapposte, ricordando che l’ebraico si legge da destra a sinistra, e si eseguono le istruzioni contenute, cioè si capovolge l’ordine delle lettere del versetto 20, essendosi l’angelo qui venuto a trovarsi dalla parte opposta del versetto 19, mentre il versetto 21 deve essere lasciato com’è, perché riparte dalla posizione di Mosè, che è in testa al popolo d’Israele, si ottengono in ebraico antico, leggendo dall’alto verso il basso, 72 terne, che sono esattamente i 72 Nomi che sono stati “criptati” in questo brano dell’Esodo.

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Elenco dei 72 Nomi di Dio

Nella tabella che segue sono evidenziate con i colori le 24 terne, dove il numero 1 e i numeri 1+n*3 (1,4,7,10…) sono il fulcro di ogni bilancia, cioè il Nome centrale detto anche “polo” essendo di energia bipolare, e il numero successivo (2,5,8,11…) per la parte di destra della bilancia, che corrisponde alla parte di energia maschile, e infine il terzo numero (3,6,9,12…) per l’altro piatto della bilancia, corrispondente alla parte di energia femminile.

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lettere_ebraiche

Il significato dei 72 Nomi di Dio

Ogni Nome implica una data cosa, ma anche il suo contrario. Le solite due facce della stessa medaglia. Se mentalmente ci distraiamo e il nostro ego prende il sopravvento, ricadiamo nell’errore, perché é la nostra indole che riemerge. Come già osservato, siamo in miliardi di persone e i Nomi Celesti sono solo 72. Bisogna capire che i gradini che ciascuno di noi deve fare nelle varie incarnazioni sono gli stessi per tutti, mentre la storia personale di ciascuno di noi é diversa.

Due persone uguali non esistono. Deriviamo tutti da un’unica entità iniziale, che é “Adam”, l’intera umanità allo stato primordiale, poi diventato Caino e quindi Noè. Dopo questa caduta, il nostro processo é quello di tornare indietro a quella unità costitutiva, di ri-evolvere perchè ognuno di noi rappresenta un pezzo insostituibile di quel primo Adam.

Non ci sono doppioni, come se fossimo stati estratti da un insieme che é andato frantumandosi, nell’intera umanità. Ecco perché ciascuno di noi é prezioso agli occhi di Dio, perché é un pensiero di Dio, quel pensiero unico “ti conoscevo prima che tu nascessi”, entità unica, mentre le realtà della vita non sono infinite, ma sono tutte riconducibili a queste 72 realtà. Se i ricercatori che si occupano di psicologia, invece di fare tante casistiche, si fossero dedicati a studiare tutto questo, come fece a suo tempo Jung, avrebbero risolto da tempo molti dei loro problemi. Invece proprio Jung, mentre era in vita, fu molto avversato e criticato per questi suoi studi, salvo riconoscere il suo valore dopo la morte.

Tutta la realtà umana é scritta in questi 72 Nomi. Potenza micidiale anche se ogni singolo la vive nella sua dimensione personale, perché quello che noi siamo oggi é il frutto del nostro passato, e ognuno di noi ha la sua situazione personale. Il fatto che qualcuno ha lo stesso nome di un’altra persona non significa che la sua condizione sia la stessa dell’altra. Possiamo trovarci in condizioni diverse dal punto di vista della vita umana.

Le due persone avranno un legame forte, perché se hanno lo stesso Nome significa che hanno anche la stessa sfida. Nell’azione saranno molto simili, dovranno cimentarsi su punti analoghi. La maggior parte delle persone muore senza aver mai avuto l’opportunità di verificare il proprio Nome Celeste.

È chiaro che questi 72 nomi derivano da un unico nome: il Tetragramma sacro, che è l’unico vero nome di Dio. Il Tetragramma è scolpito nel nostro cuore, quindi possiamo rintracciare dentro noi stessi tracce di tutti i 72 Nomi, non solo del Nome che ci sta accompagnando in questa vita; però c’è un solo Nome che é la sfida della nostro vita, il motivo per cui ci siamo incarnati questa volta.

Nelle varie vite li passiamo in rassegna tutti, ma se non abbiamo compiuto la nostra missione, la vita successiva ritorniamo con quella stessa missione, e cioè saremo nuovamente associati allo stesso Nome. Rispetto al nostro Nome dobbiamo ricordarci non solo della sua dualità, ma anche della nostra dualità. Lo posso utilizzare nella maniera giusta o in quella sbagliata, ma comunque dobbiamo riuscire a vedere la dimensione femminile e quella maschile del Nome.

L’unica vera reazione che si mette in moto nel rivelare il Nome Celeste a chi ancora non lo conosce, è tranquillizzare la persona, perché trovava la conferma di qualcosa che istintivamente aveva sempre sentito dentro e che contemporaneamente aveva messo in discussione. Si crea un momento di presa di coscienza. Avendo portato a livello razionale ciò che già percepiva a livello inconscio, la persona cerca di muoversi in maniera di affrontare questo discorso in modo corretto, mettendo insieme l’aspetto nuovo legato al Nome con altri aspetti già maturati, che aveva già realizzato in vite precedenti.

Il problema é della singola persona: può darsi che gli basti conoscere il Nome per fare il salto totale, o comunque faccia un salto in avanti per le vite successive, oppure resterà nella sua ambiguità, o peggio ancora nella sua schiavitù dell’ego. Però anche in quest’ultimo caso, conoscendo il Nome, saprà razionalmente meglio riconoscere l’operato del suo ego, e le conseguenze negative che comporta l’assecondare la sua volontà.

La corrispondenza con i 72 Angeli del bene e del male

Girovagando per Internet si trovano molti siti dedicati agli Angeli. Anche nelle librerie si trovano molti libri che parlano degli Angeli. Spesso il contenuto è lodevole, e in alcuni casi si riporta anche l’origine dei 72 Angeli, cioè il loro legame con la Cabalà. Spesso si trovano, nei link dei siti o nella bibliografia dei libri, a rimandi espliciti a 72 Nomi di Dio. Però non si trovano siti o libri che diano le corrette indicazioni per il calcolo del proprio Angelo Custode. C’è chi ha confuso i quinari con periodi di 5 giorni, per cui questo viene dichiarato come periodo di reggenza dei 72 Angeli.

Peccato però che 5 per 72 fa 360, e l’anno dura o 365 o 366 giorni. Allora la soluzione diviene l’allungare di 5 o 6 giorni la reggenza dell’ultimo Angelo, cosa che è veramente ridicola e priva di senso. In altri casi si trovano altre soluzioni, più o meno creative, nell’intento di dare una indicazione di qualche tipo. Però la Cabalà è una tecnologia, e le sue regole sono precise. Per questo motivo non esiste soluzione matematica al problema se si utilizza il nostro calendario.

La Cabalà è di origine ebraica, e si basa sul calendario ebraico. Il calcolo del numero degli Angeli è preciso e perfetto usando questo calendario, ed è lo stesso del calcolo del proprio Nome. Quindi trovato il numero del proprio Nome, si trova automaticamente anche il numero del proprio Angelo custode, anzi dei propri Angeli, visto che abbiamo due “custodi”, un Angelo del bene e un Angelo tentatore, volgarmente chiamato diavolo.

Bibliografia

G.P. Abbate, G. Romano – “I 72 Nomi celesti della nostra vita” Edizioni Il Segno di Udine 2009

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