Chi era il Dott. Hamer
Ryke Geerd Hamer fu un medico internista tedesco che introdusse il concetto di Nuova Medicina Germanica nel corso degli anni ‘80. Secondo Hamer, ogni malattia fisica che può colpire l’essere umano è il prodotto di un conflitto psichico.
Spesso si è sentito parlare della medicina di Hamer come di qualcosa di negativo e più volte il suo nome è stato tacciato di essere responsabile della morte di persone per malattie gravi o per cancro in quanto reticenti a curarsi con la medicina ufficiale. Ma la realtà non è sempre come viene dipinta.
La nascita della nuova medicina germanica
Hamer sviluppa la Nuova Medicina Germanica (NMG) in seguito alla morte del figlio Dirk il quale, nel 1978, morì dopo una lunga e lenta agonia in seguito alla famosa sparatoria che coinvolse Vittorio Emanuele Filiberto Di Savoia.
Il cancro ai testicoli che colpì Hamer poco dopo, venne da lui interpretato come conseguenza del dolore provato dalla prematura morte del figlio. Hamer sosteneva infatti che le patologie che possono affliggerci non sono altro che reazioni spontanee del nostro organismo a sofferenze e dolori che ci osteggiano nel vivere la vita con serenità.
Entrando nello specifico, la sua teoria sosteneva che alla base della salute dell’individuo c’è la triade psiche-cervello-organo.
Ogni malattia che si palesa, quindi, non è una casualità ma è figlia del conflitto generatosi all’interno della triade e vede nella malattia la sua risoluzione.
Quando una persona è ammalata non ha alcun sintomo perché non ha consapevolezza e coscienza di essere malata; noi siamo abituati a pensare il contrario ovvero che una persona è ammalata se manifesta sintomi della malattia.
In realtà solo quando iniziamo ad essere coscienti e consapevoli che c’è qualcosa che non va ci ammaliamo. Il nostro corpo reagisce mettendo quindi subito in atto il processo di guarigione.
Le 5 leggi biologiche di Hamer: conflitto e emozione
Hamer affermò di aver scoperto 5 leggi della natura, che battezzò le cinque leggi biologiche. Queste 5 leggi vennero empiricamente scoperte nel 1981 e sono state verificate più volte in occasione di incontri e conferenze mediche e riconosciute dall’università di Trnava nel novembre 1998.
Grazie alle scoperte scientifiche della Nuova Medicina ci troviamo di fronte ad un reale capovolgimento della comprensione diagnostica dell’attuale medicina scientifica.
La prima legge sostiene che le malattie sono figlie di uno shock o di un trauma della psiche. Il contenuto di questo conflitto causa la comparsa di un focolaio di attività nel cervello, chiamato “focolaio di Hamer”, che corrisponde alla posizione della malattia nel corpo.
La seconda legge sostiene che l’essere umano che non è riuscito a dirimere il suo conflitto si trova ancora nella prima fase, quella che Hamer definisce “fase fredda” in cui i pazienti presentavano mani e piedi freddi, pelle fredda e si trovavano in una condizione di stress permanente.
Se si riesce a risolvere il conflitto si entra in una seconda fase chiamata “fase calda”, caratterizzata da sintomi come la febbre. La fase calda è quella della guarigione, che nella NMG significa la risoluzione del conflitto interiore generato dal trauma.
La terza legge di Hamer sostiene che l’avanzamento progressivo della malattia sia controllato prevalentemente dal cervello e dal cervelletto e parla dei foglietti embrionali. Collocando le ulcere, i tumori ed altre malattie rispetto ai vari foglietti embrionali, si può notare che le malattie che appartengono allo stesso foglietto, manifestano altre peculiarità e caratteristiche comuni.
La quarta legge sostiene che i microbi non sono la causa di malattie ma sono invece sfruttati dal corpo (governato dal cervello) al fine di ottimizzare il processo di guarigione. I microbi non sono quindi dei nemici ma lavorano a nostro favore partendo dalla soluzione del conflitto e finendo con il processo di guarigione.
La quinta e ultima legge spiega sostanzialmente che dobbiamo imparare a vedere molte malattie come parte di un più ampio ordine naturale. La medicina convenzionale cerca disperatamente di combattere alcune malattie, per esempio alcuni tipi di tumore, senza realizzare che queste, in realtà, fanno parte del processo di guarigione da un altro male, naturalmente derivato dalla Sindrome di Dirk Hamer.
Ma qual è in profondità il pensiero di Hamer? È vero che ogni malattia che si manifesta è il prodotto di un conflitto interiore? Molti sostengono che Hamer asserì che qualsiasi malattia è originata da una emozione, ma non è proprio così.
Emozioni e malattie: il Sé superiore
La maggior parte delle malattie non è originata dalle emozioni, solo una minima parte. Le malattie fisiche sono indubbiamente collegate ad uno stato di malessere profondo del nostro Sé superiore ma non è detto che il veicolo siano le emozioni.
Il nostro Sé superiore opera in tanti modi diversi non solo tramite emozioni. Una forte emozione può provocare delle malattie (delle reazioni del corpo) ma è altresì vero che anche degli elementi esterni possono provocare reazioni del corpo pur in assenza di un malessere a livello superiore.
Se io sono in un luogo contaminato da radiazioni nucleari molto probabilmente svilupperò una malattia come un cancro dato che il corpo umano è sensibile anche agli elementi esterni e questo è innegabile.
Come aiutare il Sé superiore: la cura nella chimica
Se da una parte io posso intraprendere qualsiasi cura, è anche vero che se la mia malattia è causata da un malessere interiore ed io non rimuovo le cause di quel malessere all’origine, anche se guarisco di quella specifica malattia, mi ammalerò di nuovo perché il mio Sé superiore continuerà nel suo tentativo di salvare l’anima che non è stata guarita in precedenza. La malattia va quindi curata in un altro modo, ad esempio con la chimica.
I farmaci non sono altro che molecole che si trovano in natura industrializzate a livello di laboratorio di conseguenza anche i prodotti che noi crediamo naturali sono anch’essi prodotti chimici.
Non è quindi vero che io posso guarire solo attraverso la mia forza di volontà perché a volte per guarire l’anima devo ricorrere alla chimica.
La vita è un dono meraviglioso ma dobbiamo imparare ad ascoltarci. Il nostro Sé superiore ci parla, ci fa capire se c’è qualcosa che non va e ci invita a risolverlo. Impariamo a volerci più bene e a prenderci per mano per superare ciò che ci affligge, indipendentemente dai medicinali che scegliamo di prendere o dal metodo di cura.
Quello che conta è prendere coscienza che il nostro corpo è prezioso, che dobbiamo amarci, non perchè abbiamo paura delle malattie, ma semplicemente perchè esistiamo, perchè siamo vivi ed è anche così che rendiamo grazia al Creatore.