Creatori del Cambiamento

Come mai tutti i Maestri presenti sulla terra, tutti gli individui di buona volontà, tutte le coscienze “risvegliate” non riescono a mettere in atto un cambiamento della realtà attuale? 

Perché non riescono a cambiare il decorso della storia?

Tra tutti i Maestri, Gesù è il più grande che sia mai esistito ma nonostante sulla terra sia stato in grado di compiere sorprendenti miracoli come camminare sulle acque, vincere la morte con la resurrezione non è riuscito a produrre dei cambiamenti visibili nel decorso della storia.

La storia infatti ha fatto il suo corso farcita di guerre, sofferenze, malattia, morte.. 

Come mai?

Con Gesù ci sono stati dei cambiamenti ma a livello esoterico non materiale.

Tornando alla domanda precedente, come mai i Maestri, i “risvegliati” non sono in grado di attuare concreti cambiamenti nel mondo attuale? 

Perché possono limitarsi ad interagire con gli eventi futuri ma non possono determinare modifiche ad libitum alla realtà.

E’ opportuno introdurre a questo punto il concetto del libero arbitrio.

Il libero arbitrio è inviolabile

Tutto ciò che ci accade individualmente o collettivamente è strettamente collegato e determinato dal libero arbitrio. 

Ad esempio se capita qualcosa di negativo a noi o alla nostra vita è perché noi stessi lo abbiamo permesso dato che nulla accade per caso in quanto il caso non esiste.

Quindi se i Maestri cambiassero il futuro, violerebbero il libero arbitrio di tutti coloro che in realtà il futuro non lo vogliono cambiare; ecco perché possono limitarsi ad indicare, suggerire la strada per il cambiamento ma non possono metterlo in atto.

D’altra parte noi siamo a conoscenza di come ogni cosa viene creata quantomeno a livello degli eventi ordinari, degli eventi della nostra vita perché fa parte del meccanismo di creazione della realtà che è intensamente collegato al concetto di Coscienza Collettiva.

coscienza collettiva

La Coscienza Collettiva 

Quando si parla di Coscienza Collettiva si pensa immediatamente che si tratti di una Coscienza collegata alla coscienza di tutta l’umanità ma non è così. Si tratta di qualcosa di molto più complesso. 

La Coscienza Collettiva mette insieme delle cose che nella nostra mente sono comunemente separate.

Innanzitutto mette insieme quella che noi cataloghiamo come materia inanimata con tutto ciò che identifichiamo come materia vivente

Nella Coscienza Collettiva rientrno quindi le piante, i sassi, gli animali, le montagne che interagiscono tra loro… ma non è finita qui.

Nella Coscienza Collettiva infatti abbiamo l’insieme di tutti gli eventi del passato che ne determinano la realtà attuale. Questo significa che tutti gli eventi accaduti nel passato pesano sul presente.

La Coscienza Collettiva è quindi un sistema, un sistema molto complesso che determina tutto ciò che accade. 

Noi abbiamo la possibilità di isolarci da questo sistema?

Se la risposta fosse sì, significherebbe che noi saremmo in grado di determinare quello che ci accade istante per istante ma non è così.

Noi non abbiamo l’opportunità di diventare un sistema isolato da quello della Coscienza Collettiva bensì siamo collegati a tutto ciò che la coscienza Collettiva contiene: passato, futuro, piante, animali etc..

Non possiamo creare ad nutum ciò che vogliamo; esistono però dei condizionamenti oggettivi secondo cui noi possiamo scegliere all’interno di un certo numero di possibilità probabilistiche.

Questo numero di possibilità è molto alto ma nella maggior parte dei casi non ne siamo consapevoli.. Questo vale anche per i Maestri. 

Però possiamo creare degli eventi unici, quelli che vengono definiti miracoli.

Ma cos’è che genera un miracolo? La fede.

 

La fede, i miracoli e le nostre virtù 

La fede ci permette di dare vita ai miracoli di cui spesso nemmeno ci accorgiamo.

Se si pensa ai miracoli della vita di Gesù, ci si accorge che a compierli a volte è stata la fede in Dio, altre volte la fede in se stessi, altre la fede in Gesù che ha portato alla realizzazione del miracolo.

E’ quindi importante avere fede, non è importante in cosa abbiamo fede. E’ la fede di per sé che consegna l’opportunità di compiere eventi unici. 

Ci sono eventi che hanno un’altissima probabilità di accadere e di conseguenza consideriamo come certi (o quasi), ma anche eventi che hanno una bassissima probabilità di accadere e che di conseguenza reputiamo razionalmente improbabili…ma ci sbagliamo.

Perché gli eventi con una percentuale estremamente bassa di accadere in realtà equivalgono a quelli con altissima percentuale di accadimento

Quando un evento con una bassissima probabilità di accadimento si verifica, ecco che viene definito un miracolo.

Se è quindi la fede a permettere ai miracoli di compiersi è perché non si fonda sul principio di causa-effetto ma lo utilizza: hai avuto fede quindi tale evento si è verificato.

La fede si basa sul principio di sincronicità: il miracolo accade Hic et Nunc, qui ed ora, in modo totalmente scollegato da tutto ciò che è successo precedentemente.

Detto questo però, come possiamo suffragare il cambiamento? Come possiamo fare affinché le cose iniziano ad andare per il verso giusto?

Il punto di partenza per agevolare il cambiamento è lo stesso che fa accadere i miracoli: la Fede. 

Se non si ha fede non si riesce ad incidere sulla realtà futura ma come già detto in precedenza è irrilevante in cosa o chi si ha fede, l’importante è averla.

La fede è uno stato dell’Essere, significa avere una fiducia totale in primis in noi stessi perché se non ci fidiamo di noi stessi, come possiamo fidarci di un Dio che percepiamo come una entità esterna?

Oltre alla fede è fondamentale percepire, essere l’unione

Noi abbiamo da sempre la tendenza a percepirci come separati, separati dagli altri e separati dalle cose ma è soltanto una apparenza perché in realtà siamo in assoluta unione con le cose e con gli altri.

Noi partecipiamo a creare la realtà, il tutto, attraverso quella Coscienza Collettiva perché non v’è separazione tra noi e Dio.

C’è un’unione tra le cose che viene spiegato da Werner Karl Heisenberg nella fisica quantistica ovvero che la realtà materiale non esiste, esiste in assoluto ma non esiste di per se stessa

Tutto quello che noi possiamo misurare o migliorare è frutto di relazioni, di eventi che si incontrano e si fondono dando vita a quella che è la realtà apparente. 

Anche noi siamo frutto di una commistione di interazioni, fenomeni che interagiscono tra di loro.

In questo “gioco” di unioni è impossibile trascurare la presenza del Divino, messo a fuoco anche dalla fisica quantistica a differenza dei materalisti che continuano a negarla.

Quindi per rendere possibile un cambiamento dell’attuale realtà bisogna avere fede, sentirsi uniti con il tutto e mutare il passato

Quando si parla di cambiare il passato bisogna però fare un distinguo. 

Da un lato c’è la necessità di cambiare le conseguenze degli eventi nel passato per impedire che ciò che è accaduto nel passato influenzi negativamente il futuro.

Noi dobbiamo ripercorrere il nostro passato ed analizzare tutto quello che abbiamo scelto di fare e le conseguenze degli eventi che abbiamo generato. 

Dall’altro invece c’è il bisogno di cambiare letteralmente il passato nonostante nella nostra mente il passato sia qualcosa di fisso, cristallizzato ed immutabile.

In realtà non è così ed è la fisica a dircelo. 

La fisica infatti insegna che il tempo scorre in due direzioni, quindi come dal passato posso andare al futuro, dal futuro posso ritornare al passato. 

Di conseguenza come si è in grado di creare il futuro, si può anche creare il passato e modificarlo.

Per riuscire a costruire un futuro diverso e migliore, oltre alla fede, all’unione, al cambiare il passato, sono necessari amore e intuizioni.

Le intuizioni infatti sono la luce che ci guida verso il futuro. Le intuizioni sono tali solo se sono follie, scevre da raziocinio. E’ proprio la follia infatti che ci permette di creare un futuro diverso.

Un altro concetto importante per il cambiamento riguarda l’utilizzo delle paure.

Avere paura, provare paura è estremamente normale. Non avere paura di qualcosa è pressoché impossibile ma si possono apprendere delle tecniche per tenerla sotto controllo, per limitare reazioni parossistiche.

Un ulteriore passo in avanti riguarda non solo il controllare le paure, ma il riuscire a trasformarle. 

Trasformare le paure è un meccanismo estremamente potente dato che le paure incarnano un concentrato di energia immenso. 

Essere quindi in grado di trasformare le paure, permette di avere un’energia fortissima capace di generare una serie di eventi positivi molto importanti. 

Ma non è ancora sufficiente. Tutti grandi Maestri insegnano che è fondamentale chiedere, di insistere nel chiedere perché se non ci verrà dato per la nostra fede ci verrà dato per la nostra insistenza.

Chiedere ci mette in una condizione di umiltà, nel senso più nobile del termine, perché nonostante siamo Esseri Divini, allo stesso tempo non possiamo nulla da soli.

Il chiedere quindi è soprattutto un chiedere a noi stessi la cui massima espressione avviene nella preghiera e nella meditazione. 

Quando si parla del tempo di preghiera o del tempo della meditazione non si fa più riferimento al tempo materiale ma al tempo spirituale. Si tratta di velocità e direzione di tempo molto diverse. 

Questo conduce alle famose 3 P: pazienza, pazienza e pazienza perché nonostante possiamo chiedere con fede, non è detto che quanto da noi richiesto si verifichi immediatamente.

La pazienza conduce alla speranza, un’altra meravigliosa virtù che possediamo. 

La speranza è certezza, è la certezza che certe cose inevitabilmente dovranno accadere; non sappiamo quando, non sappiamo come, ma sappiamo che sicuramente accadranno.

Fede e speranza sono due virtù che confluiscono nella nostra terza virtù, la carità.

La carità è l’insieme di opere che concretizzano i nostri amori: l’amore verso Dio, l’amore verso noi stessi e l’amore verso il prossimo. 

E’ importante rimanere agganciati a queste virtù fondamentali perché sono quelle che ci permettono di agire e la nostra azione è sia a livello del mondo manifesto che simultaneamente a livello del mondo immanifesto.

Molto spesso le azioni che compiamo nel mondo immanifesto sono molto più rilevanti di quelle compiute nel mondo manifesto ed è restando uniti, con la fede, che possiamo cambiare il mondo rispettando le leggi universali.