EVOLUZIONE ENERGETICA (1999)

Una possibile spiegazione ai frequenti cataclismi ed una profezia sugli eventi futuri

Che l’anno 1999 abbia rappresentato un insieme di eventi anomali rispetto alle consuetudini penso sia stato osservato da tutti, anche i più distratti.

A memoria d’uomo, ed anche secondo le banche dati scientifiche, non ci sono mai stati anni nel passato contraddistinti da così tanti terremoti, da venti anomali di tale intensità, da capovolgimenti climatici così repentini, da configurazioni climatiche così strane rispetto alle stagioni, da insiemi di nuvole nel cielo apparentemente inconsistenti, e così via.

Gli ecologisti danno colpa all’inquinamento sempre crescente, e non hanno torto, ma l’effetto serra e il buco dell’ozono non bastano a spiegare quanto avviene, ad esempio a livello dei terremoti.

In questo settore gli esperti, almeno quelli che parlano in televisione o scrivono nei giornali, dicono che gli eventi sismici sono fatti indipendenti, e la loro frequenza è quindi del tutto fortuita.

Ho fatto una piccola indagine personale in questa materia, che non è proprio la mia specialità, e i colleghi fisici o geologi, che ho interpellato, hanno tutti confermato che questo non è vero, e che tali dichiarazioni sono fatte solo per non allarmare la gente.

In realtà nessuno riesce a spiegare su basi scientifiche tradizionali quello che sta accadendo.

Il modello di Terra, a livello fisico, che propongo, è simile ad un pallone di calcio: i vari pezzi di cuoio sono cuciti tra loro, e il tutto è sotto pressione.

Se si colpisce il pallone in un punto, una parte di questa vibrazione superficiale si trasmette anche agli altri pezzi di cuoio, ma non completamente, perché l’unione non è perfetta, ma è elastica.

Così se avviene un terremoto in un punto della Terra, l’energia liberata non è in grado di generare un analogo fenomeno in un altro punto, ma si propaga di zolla in zolla, secondo i percorsi di minore resistenza, ma subendo attenuazioni.

Se nel suo procedere incontra un punto di accumulo di energia che è al limite, può accadere il caso della “goccia che fa traboccare il vaso”, cioè un piccolo apporto di energia serve a liberare una gran massa di energia latente, da cui un nuovo terremoto.

Il 2000 si è aperto con altri fenomeni inconsueti ma ben noti, ad esempio la “luna rossa”, cioè una eclissi totale di Luna, che capita con frequenza ultracentenaria, però quest’anno proseguirà con eventi senza spiegazione apparente.

Oltre il persistere dei fenomeni già detti, si aggiungeranno nuovi eventi, come la solidificazione di parti di mare, il prosciugamento di fiumi, la caduta dal cielo di cristalli di vario tipo, anche di massa elevata.

E ancora una volta la scienza ufficiale registrerà il tutto, restando ad osservare, impotente, mentre i presentatori dei telegiornali di tutto il mondo si troveranno imbarazzati ad inventare chissà quali scuse, cercando di gettare il tutto in burla, se possibile; ma sarà sempre più difficile,al crescere del prezzo di vite umane pagato.

L’unico modo che conosco per affrontare il problema è aprire un discorso sulle energie della Terra, anche se questo tema trova tutti i ricercatori impreparati.

Partiamo pure dall’inquinamento materiale del pianeta, che è solo uno degli apporti energetici negativi.

In questo campo è difficile semplificare il discorso, perché d’inquinamenti ne esistono molti tipi, ma una considerazione di base può essere fatta se limitiamo il discorso al cambiamento climatico: il fenomeno è solo agli inizi.

Alcuni dei gas incriminati, per risalire l’atmosfera, impiegano circa 50 anni; quindi i fenomeni del 2000 saranno legati prevalentemente alle emissioni accumulate sino al 1950, che sono ben poca cosa  rispetto a quanto emesso dagli anni ’60 in poi, cioè durante il boom industriale del dopoguerra.

Di conseguenza l’acuirsi dei fenomeni avverrà dal 2010 in poi, con un massimo dal 2020.

Questa crescita d’intensità e la comparsa di nuovi fenomeni non avverranno con continuità, ma secondo un andamento a gradini: ogni volta che si supera l’energia critica d’innesco, da un giorno all’altro, compariranno nuovi eventi.

Però, attraverso quattro semplici calcoli, è facile dimostrare che le energie in gioco nell’intero insieme degl’inquinamenti sono troppo piccole per poter spiegare l’enorme quantità di energia che viene liberata durante eventi quali i terremoti o i maremoti.

A questo punto si devepassare ad altre ipotesi, che devono essere molto più importanti, per poter rendere conto di queste energie.

La scienza ufficiale non è più in grado di offrire nulla, quindi si deve pensare ad un livello di discorso diverso.

Ci sono due apporti d’energia che vengono da sempre trascurati: uno risale alle origini della Terra, l’altro riguarda gli abitanti della pianeta.

Rifacendosi agli studi e alle rivelazioni di Eugenio Siragusa, le frequenze energetiche dell’intero globo stanno mutando, per passare a livelli più alti.

Questo passaggio è correlato con il “Triangolo della Luce d’Oro”, che si ottiene collegando il 
baricentro del triangolo delle Bermude con quello del triangolo delle Filippine, che si trovano diametralmente opposti entrambi sul parallelo a circa 30° N (per l’esattezza dei calcoli matematici, a 31°,5 N), con la piramide di Cheope, che si trova sullo stesso parallelo.

Se poi si uniscono questi tre vertici con il Polo Nord, si ottiene una piramide a base triangolare detta “La piramide della Luce d’Oro”.

Questo insieme di geometrie è strettamente legato al funzionamento di certi cristalli, detti “vrillici”, che si trovano sotto le tre piramidi, quella di Cheope e le due sorelle minori che l’affiancano.

Questo sistema costituiva una specie di antenna rice-trasmittente che legava la Terra al Cosmo, ai tempi di Atlantide.

Poi questa antenna è stata disinnescata, per non permettere all’energie negative della Terra di propagarsi nello spazio, ed è per questo che la piramide di Cheope è tronca: le è stato asportato il cristallo superiore.

Queste conoscenze sono giunte sino a noi, attraverso la cultura egizia, e ci danno una spiegazione chiara degli “strani” fenomeni che avvengono in prossimità delle Bermude e delle Filippine.

Le stesse conoscenze ci dicono che l’accelerazione dei ritmi vibratori influenza direttamente la materia e i suoi campi energetici, il che spiega da dove provenga l’energia dei fenomeni in atto.

Qui entra in gioco la seconda forma di energia che normalmente viene dimenticata: il pensiero umano.

Quando, circa trent’anni or sono, studente di Fisica a Padova, parlavo di questa energia, normalmente venivo preso per matto; poi, con il progredire della scienza e delle teorie sull’informazione, anche la Fisica ufficiale si è avvicinata a comprendere che tutta l’informazione partecipa a determinare l’entropia dei sistemi, cioè il loro stato energetico.

Se questo è vero per l’informazione, lo sarà ancor di più per il pensiero umano, che rappresenta l’informazione di più alto livello energetico a noi conosciuta.

Tutto ciò è strettamente legato alle teorie del “pensiero positivo”, ma anche al Vangelo, dove Gesù non distingue tra le azioni fatte e quelle soltanto pensate, perché ideare il male vuol dire già compierlo.

La Terra ha accumulato generazioni di pensieri negativi, che si sono ormai cristallizzati nell’ambiente, e anche gli attuali viventi, almeno per una quota parte che spero sempre sia piccola, ma so che non lo è, stanno dando il loro contributo di nefandezze ed atrocità.

Il secolo che si chiuderà alla fine del 2000 resterà nella storia il peggiore, da questo punto di vista.

Tutta questa energia negativa, enorme per quantità, si scontra con la “saturazione vrillio-enzimatica” dovuta all’accelerazione in atto, producendo i fenomeni che stiamo osservando.

Il risultato finale sarà una selezione di tutto ciò che esiste, per un passaggio alla dimensione energetica superiore.

Detto in altri termini, laTerra deve liberare tutte queste energie, nel tentativo di riprendere un 
equilibrio ormai perduto, e ciò comporterà modificazioni sia sul piano delle cose sia su quello degli uomini.

Tutto ciò trova una simbolica rappresentazione nell’Apocalisse, che significa “rivelazione” e non annuncia la fine del mondo, come chi non l’ha studiata continua a dire, che nella sua prima parte descrive il percorso che la Terra e i suoi abitanti dovranno fare per arrivare ai primi 1.000 anni di pace.

Per arrivare a questa pace duratura e globale è necessario che la Terra e gli uomini si purifichino.

Ma vista l’insistenza dell’uomo nel generare il male, l’unica via possibile è quella della selezione, ciò a discapito del Signore che continua ad amarci tutti, indistintamente.

Questa selezione di uomini e cose avverrà attraverso fenomeni naturali, alcuni già noti, come 
terremoti, inondazioni, epidemie, cicloni, maremoti, altri nuovi per l’uomo, come temperature totalmente anomale, venti a velocità impossibili, solidificazione di parti di mare e sprofondamento di parti di terra, formazione di composti anomali, avvelenamento delle acque e mancanza di luce.

Lo scenario sembrerebbe catastrofico, ma bisogna sempre ricordare che la forza motrice di tutto ciò è la cattiveria umana, che può essere sempre fermata con una conversione, e che questo è solo un passaggio, limitato nel tempo, che non tocca i “costruttori di Pace”, tutti coloro che hanno rifiutato la “bestia”, perché ciascuno sarà nel momento giusto al posto che gli compete, e che questa è la  premessa per 1.000 anni di pace e di gloria.

A noi non resta che scegliere, se stare con la “bestia”, cioè con il denaro, con la mafia, con la violenza, con il furto fatto sistema, con la paura, o diventare costruttori di Pace.

In quest’ultimo caso la nostra attenzione non deve essere rivolta al male, ma al bene, vivendo con la serenità di chi ha Fede, e anche durante questa prova dobbiamo sempre ricordare che “allora, il glorioso cristallo del Sole sarà nuovamente collocato sulla cima troncata della Grande Madre del Nilo…… e l’assiale circuito di connessione ristabilirà il supremo equilibrio dimensionale sul pianeta Saras.”