Numerologia e Vangeli

I Vangeli rispetto alla Numerologia

Come tutti sapete i Vangeli canonici sono 4: Matteo, Marco, Luca e Giovanni ed ogni Vangelo ha una propria struttura… ma avete mai pensato di leggerli staccandovi dall’ottica comportamentale e morale che li caratterizza? 

Se fate questo passaggio, adottando un approccio ai Vangeli diverso da quello classico, vi accorgerete dell’evoluzione spirituale che contengono e di come Gesù sia stato esempio per l’intera umanità.

Il viaggio all’interno dei Vangeli è un viaggio affascinante e misterioso, un’avventura carica di simbolismo e esoterismo. Andiamo ora a vedere i singoli Vangeli uno per uno analizzandone la struttura e la relazione con i significati numerologici.

Vangelo di Matteo: struttura e capitoli

Iniziamo questo viaggio avvolto nel mistero con il Vangelo di Matteo partendo dalla sua struttura. La struttura del Vangelo di Matteo ha come base il Numero 7: 7×4 gruppi per un totale di 28 capitoli. Il 7,come diceva Ippocrate, è “il numero che mantiene nell’essere tutte le cose, il dispensatore di vita, determinante nell’influenzare gli esseri celesti”. 

Sempre il Numero 7, nell’ebraismo, è considerato il numero magico (i 7 cieli, le 7 virtù teologali, i 7 peccati capitali) e nella visione di Matteo è collegato anche alle 7 entità che osteggiano la nostra evoluzione. Ogni 7 numeri troviamo un collegamento.

Il primo capitolo è quindi collegato all’ottavo che a sua volta è collegato al quindicesimo che è collegato al ventiduesimo. 

Capitolo 1, 8, 15 e 22 del Vangelo di Matteo

Il primo capitolo del Vangelo di Matteo parla della nascita di Gesù mentre il capitolo 8 descrive le tre guarigioni del fanciullo che alberga in ognuno di noi. 

Dal capitolo 8 si passa al capitolo 15 che tratta invece dell’errato rapporto tra i genitori

Infine troviamo il capitolo 22 che parla della parabola delle nozze del figlio del Re, ovvero il figlio (fanciullo) che diventa Re (evoluzione del fanciullo).

Abbiamo visto come all’interno del Vangelo di Matteo, vi siano simboli e significati che vanno ben oltre la semplice morale. 

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Vangelo di Marco: struttura e capitoli

Proseguiamo il percorso della scoperta dei Vangeli analizzando ora il Vangelo di Marco.

La struttura del Vangelo di Marco, a differenza del Vangelo di Matteo, ha come base il Numero 4: 4×4 gruppi ovvero 16 capitoli totali.

La domanda che sorge spontanea è: perché 4?
La risposta è semplice, perché 4 sono le forze della vita.

Ci sono 2 livelli, uno terreno e uno cosmico; 2 forze che operano a livello terreno e 2 forze che operano a livello celeste.

I passaggi del Vangelo di Marco sono così strutturati: capitolo 1, 5, 9 e infine 13.

Capitolo 1, 5, 9 e 13 del Vangelo di Marco

Il primo capitolo del Vangelo di Marco inizia con il battesimo per proseguire poi con gli infermi che vengono guariti ed infine con il lebbroso che viene purificato. La lebbra non era considerata come le altre malattie, ma come una malattia dell’anima: ecco perché la guarigione di un lebbroso è vista come una guarigione dell’anima. 

Guarire una malattia dell’anima è ben più complesso che guarire da una malattia fisica, perché si tratta di un malessere profondo, nascosto e non facile da identificare. Ma ecco che nel Vangelo, i “malati nell’anima” riescono a guarire, a sanare le loro ferite.

Il capitolo 5 invece, parla di un geraseno, un abitante di una delle regioni di Israele che viene guarito e di una donna che dopo aver toccato Gesù è guarita.

Il capitolo 9 (celeste) si apre con la trasfigurazione di Gesù per proseguire poi con la guarigione dell’indemoniato e la descrizione degli ostacoli che dobbiamo superare per arrivare ad abbracciare la fede in Gesù. Qui non si trattava più di una semplice malattia ma di possessione tant’è che gli ostacoli che dobbiamo superare sono legati ad energie maligne.

Infine nel capitolo 13 si parla del sermone escatologico di Gesù ovvero del suo ritorno sulla terra

Dopo aver approfondito i Vangeli di Matteo e Marco, approdiamo all’analisi del terzo Vangelo, il Vangelo di Luca.

Il Vangelo di Luca: struttura e capitoli

La struttura del Vangelo di Luca è basata sul Numero 8, per esattezza 8×3 gruppi quindi 24 capitoli totali. Il numero 8 è composto da 7 più 1, si tratta quindi della legge dell’ottava.

Ma cos’è la legge dell’ottava? 

Secondo questa legge, l’universo consiste di vibrazioni poiché ogni cosa è energia. Ci sono 7 livelli e l’1 che è il livello conclusivo. Luca usa questa legge per 3 volte di seguito perché fa riferimento agli aspetti dell’anima umana a tre livelli diversi.

La struttura del Vangelo di Luca è composta dal capitolo 1 per proseguire con il capitolo 9 ed infine con il capitolo 17.

Capitolo 1, 9 e 17 del Vangelo di Luca

Il capitolo 1 del Vangelo di Luca parla delle annunciazioni della nascita di Giovanni Battista e della sua natività. Luca descrive la nascita di Giovanni Battista dalla madre Elisabetta come manifestazione della Misericordia del Signore il quale aveva “magnificato la Sua misericordia su di lei”.

Il capitolo 9 invece, descrive la moltiplicazione dei pani, la predizione della passione di Gesù, la guarigione di un indemoniato e le condizioni per seguire Gesù. 

Il capitolo 17 infine tratta degli ostacoli da superare, della forza e della fede in Gesù, della venuta del regno e della guarigione dei lebbrosi.

Dopo aver scoperto e letto in un’ottica più profonda e mistica i 3 Vangeli, arriviamo all’analisi del quarto e ultimo Vangelo, quello di Giovanni.

Vangelo di Giovanni: struttura e capitoli

La struttura del Vangelo di Giovanni è particolare rispetto alle precedenti: il numero base è il 10 più 2 più 1 capitolo. Dal punto di vista numerologico il 10 rimanda a sua volta al numero 1. La struttura va quindi così letta: il 10 è il dualismo ma vi sono due cicli di dualismo di due livelli diversi e separati da loro da qualcosa di sconvolgente che cambia la natura della storia.

Giovanni è l’unico a cogliere l’importanza di quello che Gesù fa con Lazzaro, ovvero vincere la morte (la buona novella), l’apertura alla vita eterna. Gesù proclama: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore vivrà; chiunque vive e crede in me non morrà in eterno”. 

La morte riceve nella prospettiva cristiana una nuova decisiva interpretazione: è un passaggio dalla morte alla vita eterna.

Capitolo 1 e 12 del Vangelo di Giovanni

Il capitolo 1 del Vangelo di Giovanni si apre con un prologo destinato all’origine delle cose, poi tratta del battesimo che Giovanni Battista fa a Gesù. Giovanni Battista si trovava sulle sponde del fiume Giordano a predicare la penitenza al popolo e a battezzarlo in nome di tale penitenza per disporlo all’arrivo del Messia ovvero di Gesù Cristo. 

Gesù non aveva bisogno del Battesimo essendo senza peccato, ma volle essere battezzato comunque al fiume Giordano, per istituire il Sacramento del Battesimo santificando le acque.

Nel capitolo 12 invece, troviamo l’unzione di Gesù, l’ingresso trionfale a Gerusalemme, l’ultimo discorso fatto al popolo da Gesù e la reazione di incredulità da parte dei Giudei. Questo capitolo rimanda alla situazione attuale e alla diffidenza dei molti ai cambiamenti in atto, alla venuta del Cristo sulla terra.

Rapporto tra Vangeli e Cabala 

Matteo e Marco sono legati ai 4 mondi della Cabala quindi vedono le cose proiettate nei 4 mondi. Secondo la Cabala infatti, i piani dell’Essere sono 4 e si compenetrano l’uno nell’altro. Matteo vede però le cose in modo diverso rispetto a Marco: Matteo è un ex esattore delle tasse e continua a mantenere questa attitudine per cui mette in evidenza come le 7 entità possono complicarci la vita e la crescita.

Marco invece è una persona molto dotta e probabilmente ricca la quale a differenza di Matteo guarda invece molto più in alto, alla dimensione dell’amore e della vita divina che si realizza in ognuno di noi. Una visione sacerdotale della struttura 4×4.

Luca invece è un medico ed è caratterizzato dal numero 8 che simboleggia l’evoluzione.
Il Numero 8 moltiplicato per 3 gruppi, dove il numero 3 rappresenta i livelli dell’anima. Luca basandosi sui 3 livelli dell’anima, studia come evolvono le patologie umane.  

Giovanni invece è un analfabeta nonché un discepolo di Giovanni Battista e segue Gesù. Punta a descrivere il passaggio dell’IO cosciente, a spiegare l’evoluzione della nostra coscienza che può avvenire solo tramite consapevolezza.

Il simbolismo degli evangelisti

A livello simbolico,i 4 evangelisti sono così rappresentati:

Matteo è simboleggiato da un uomo alato perché il suo Vangelo inizia con gli uomini antenati di Gesù.

Marco è simboleggiato da un leone perché il suo Vangelo inizia con la predicazione di Giovanni Battista nel deserto popolato da fiere selvatiche.

Luca è simboleggiato da un toro dato che il suo Vangelo inizia con la visione di Zaccaria nel tempio dove venivano sacrificati tori e pecore.

Giovanni da un’aquila, l’occhio che fissa il sole, colui che ha visto meglio e più lontano di tutti.

Se guardiamo poi il numero dei totale dei capitoli, troviamo altre indicazioni di natura numerologica.

Matteo: 28 (2 nell’8) ovvero la dualità della creazione che evolve

Marco: 16 (l’1 nel 6), quindi la nostra dimensione divina che ama

Luca: 24 (2 nel 4) dualità però nella struttura di evoluzione materiale 

Giovanni: 21 (2 nell’1) dualità che diventa Dio, Dio dentro di noi.

L’analisi numerologica ci fornisce quindi delle indicazioni teologiche davvero avvincenti che non possono lasciare indifferenti tutte quelle menti aperte al celeste e quelle anime volte al cielo. 

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