Profezia dei Papi

In alcune profezie papali troviamo spesso dei significativi contenuti profetici, che riguardano in parte anche la fine del millennio. Giovanni XXII (1316-1333), scrivendo per esempio all’imperatore Ludovico il Bavaro, tra le altre cose diceva:   “Un giorno, quando gli anticristi ritorneranno a Roma, lo faranno non perché riconosceranno in Roma la loro sede naturale, ma perché chiamati dai loro interessi. Ed ecco, o Imperatore dei Romani, le parole di Demetrios: quando uno di questi Anticristi al momento dell’elezione assumerà due nomi per far credere di seguire due indirizzi, mentre non sarà né l’uno né l’altro, si vedrà di cosa sono capaci. Vi saranno due imperi senza corone a contendersi il mondo, ma ne sorgerà un terzo. L’Italia sarà teatro di violenze senza precedenti e ci vorrà una lira astese (equivalente a 2,50 Euro) per comprare una libbra di pane (equivalente a 960 grammi)”. “Il Tevere e il Po saranno due cloache, e a Roma, insieme all’Anticristo dai due nomi, sarà ucciso anche un capo di fazione, dai suoi stessi compagni”


In una profezia attribuita al predicatore fra Simone vissuto nel XIV secolo si dice:

” Quando il Mille si aggiungerà al Mille, la terra diverrà polvere e l’acqua diverrà vapore; e la terra avrà una corona di nubi che impediranno di vedere il sole, la luna e le stelle. Le nubi solcheranno i cieli, trascinando i cavalli dell’Apocalisse. Quando poi le nubi saranno scomparse si vedrà apparire da oriente il Cristo, trionfante e benedicente. Solo allora si rivedranno nuovamente il sole e la luna e le stelle . Ma quel sole , quella luna e quelle stelle saranno diversi. E diverso darà l’uomo. Allora si sentirà una voce che scende dal cielo e una voce che sale dalla terra. Questi sono i tempi nuovi, dirà la voce. E sulla terra tutto sarà fatto nuovo.”

Ci sono delle preveggenze anche in alcuni documenti redatti dagli antipapi. Nicola V verso il 1320 scriveva:

“Un giorno due discepoli siederanno sullo stesso trono. In questo tempo le terre saranno bruciate da un sole malato e le preghiere dei due apostoli che siederanno a Roma sullo stesso trono non saliranno più al cielo. Nel tempo del sole malato, sarà malata anche l’acqua e l’aria e il cuore dell’uomo. Piaghe cancrenose si apriranno sui monti e nei mari. E dalle piaghe usciranno zolfo e lacrime. La siccità della terra si accompagnerà alla siccità del cuore. E l’uomo secco verrà posto nell’uovo, mentre sulle nubi del cielo ritornerà il Salvatore per cancellare tutto ciò che per l’uomo era gloria. E da quel tempo la gloria sarà diversa.”

Durante una solenne udienza per il Capitolo generale dei Francescani, nel 1909, i presenti, con grande meraviglia, videro la testa del pontefice Pio X  piegarsi sul petto. Le sue palpebre si chiusero, e Pio X cadde in un profondo sonno, durato pochi minuti, durante i quali nessuno osò fare un minimo gesto. Poco dopo il Papa riaprì gli occhi e i suoi assistenti videro in essi turbamento e orrore. Pio X si alzò dal seggio e gridò con voce angosciata:

“Ciò che ho visto è terribile! Sarò io o sarà un mio successore? Lo ignoro. Quello che è certo è che ho visto il Papa fuggire dal Vaticano, camminando sui cadaveri dei suoi preti. Non lo dite a nessuno fin che io vivrò.” I presenti rimasero allibiti per la forza con la quale il Pontefice aveva detto quelle parole. Prima di morire si dice abbia detto : “Vedo i Russi arrivare a Genova”.