
L’Amore è universale, ed è fuori dal tempo.
La nostra percezione è influenzata da usi e costumi che spesso ci portano fuori strada.
Per capire, almeno parzialmente, l’Amore bisogna tornare alla Verità rivelata, particolarmente quando abbiamo perso la capacità di ascoltare il nostro cuore.
· Uomo con 7 mogli
Il concetto comune di “amore” come legame tra uomo e donna, marito e moglie, genitori e figli, non corrisponde all’Amore cristiano.
Nel sentire questo brano non dimenticate che siamo già risorti in Cristo, e siamo parte del popolo di un Dio che è Padre dei viventi.
MT 22:25-32 Ora, c’erano tra noi sette fratelli; il primo appena sposato morì e, non avendo discendenza, lasciò la moglie a suo fratello.
Così anche il secondo, e il terzo, fino al settimo.
Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna.
Alla risurrezione, di quale dei sette essa sarà moglie? Poiché tutti l’hanno avuta”.
E Gesù rispose loro: “Voi vi ingannate, non conoscendo né le Scritture né la potenza di Dio.
Alla resurrezione infatti non si prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo.
Quanto poi alla resurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio:
Io sono il Dio di Abramo e il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? Ora, non è Dio dei morti, ma dei vivi”.
· Chi sono i miei parenti?
LC 8:19-21 Un giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fu annunziato: “Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti”.
Ma egli rispose: “Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”.
· Qual’è il comandamento?
Maallora qual è l’Amore cristiano? Qual è il Comandamento?
MT 22:34-40 Allora i farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno di loro, undottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova:
“Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?”.
Gli rispose: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e contutta la tua mente.
Questo è il più grande e il primo dei comandamenti.
E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso.
Da questi duecomandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti”
· Amore come osservanza, obbedienza,appartenenza
GV 15:10-18 Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.
Voi siete miei amici,se farete ciò che io vi comando.
Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete sceltome, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.
Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.
Se il mondo vi odia,sappiate che prima di voi ha odiato me.
Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo viodia.
· Amore che coinvolge tutta la persona (materia, intelletto, spirito)
L’Amore coinvolge tutto in noi, anche l’emotività e la materialità (altrimenti non è Amore)
LC 7:36-48 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola.
Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.
A quella vista il fariseo che l’aveva invitato pensò tra sé: “Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice”.
Gesù allora gli disse: “Simone, ho una cosa da dirti”. Ed egli: “Maestro, dì pure”.
“Un creditore aveva due debitori: l’uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta.
Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?”.
Simone rispose: “Suppongo quello a cui ha condonato di più”. Gli disse Gesù: “Hai giudicato bene”.
E volgendosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m’hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli.
Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi.
Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi.
Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco”.
Poi disse a lei: “Ti sono perdonati i tuoi peccati”.
· Possibilità di “sublimare” il piano fisico, ma solo parzialmente
Amore e rabbia talvolta non si possono controllare, perché siamo esseri umani, limitati (il nostro limite è l’esperienza di Gesù, uomo perfetto):
MC 11:15-16 Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio.
LC 22:42-44 “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, mala tua volontà”.
Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo.
In preda all’angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò gocce di sangue che cadevano a terra.
· La visione laica dell’Amore
Io ßà Tu
· Distinzione tra priorità, prossimo e importanza
Il piano delle priorità determina l’urgenza delle cose, non la loro importanza.
Priorità tipiche: 1° la famiglia, 2° il lavoro, 3° gli amici ….
Il prossimo siamo noi, non gli altri, siamo noi rispetto a chiunque il Signore ci mette nel nostro cammino:
LC 10:29-37 Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: “E chi è il mio prossimo?”.
Gesù riprese: “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte.
Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.
Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione.
Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra ilsuo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.
Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?”.
Quegli rispose: “Chi ha avuto compassione di lui”. Gesù gli disse: “Va’ e anche tu fa lo stesso”.
Il piano dell’Amore determina la scala dei valori, cioè lascala di riferimento per le nostre scelte globali, quindi l’importanza che diamo a persone e cose.
Per un cristiano l’ordine è: 1° Dio, 2° Io e tutti gli altri, 3°il creato
· La visione cristiana dell’Amore
Dio
Io Tu
· La visione cristiana di una umanità che si ama
Dio
Tu Io Tu
Tu
· L’Amore supera – rompe tutte le leggi
GAL 3:9-14 Di conseguenza, quelli che hanno la fede vengono benedetti insieme ad Abramo che credette.
Quelli invece che si richiamano alle opere della legge, stanno sotto la maledizione, poiché sta scritto: Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle.
E che nessuno possa giustificarsi davanti a Dio per la legge risulta dal fatto che il giusto vivrà in virtù della fede.
Ora la legge non si basa sulla fede; al contrario dice che chi praticherà queste cose, vivrà per esse.
Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, diventando lui stesso maledizione per noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal legno, perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse alle genti e noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede.
· Il matrimonio cristiano e l’Amore
Visto che spesso questo brano è utilizzato in occasione dei matrimoni, quale sposalizio si celebra a Cana?
GV 2:1-11 Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù.
Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno più vino”.
E Gesù rispose: “Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora”.
La madre dice aiservi: “Fate quello che vi dirà”.
Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due otre barili.
E Gesù disse loro: “Riempite d’acqua le giare”; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: “Ora attingete e portatene al maestro di tavola”. Ed essi gliene portarono.
E come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l’acqua), chiamò lo sposo e gli disse: “Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po’ brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono”. Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
Lo sposo è Gesù, la sposa i suoi discepoli! Quindi questo brano non ha nulla a che fare con il matrimonio! Dov’è allora la sacralità del matrimonio nel Vangelo?
MT 19:3-15 Allora glisi avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: “E’ lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?”.
Ed egli rispose: “Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola?
Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi”.
Gli obiettarono: “Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e mandarla via?”.
Rispose loro Gesù: “Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così.
Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un’altra commette adulterio”. (e viceversa cfr GV)
Gli dissero i discepoli: “Se questa è la condizione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi”.
Egli rispose loro: “Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso.
Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca”.
Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano.
Gesù però disse loro: “Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli”.
E dopo avere imposto loro le mani, se ne partì.
Gli eunuchi di cui parla Gesù sono coloro che restano “bambini” interiormente, ecco perché i due brani formano un tutt’uno. Attenzione che l’eunuco, nel mondo arabo, era il guardiano dell’harem, chi custodiva tutte le mogli altrui; proprio per questo, per non correre pericoli, veniva evirato. Rendersi eunuchi, quindi, per Gesù non vuol dire auto-evirarsi, ma saper distinguere tra una unione terrena, quello che comunemente chiamiamo matrimonio, il cui fine è la procreazione, e una unione sovra-naturale, quella che accade quando Adamo ed Eva si ritrovano, ricreando una unità indissolubile a tutti i livelli, materiali e spirituali.
Il matrimonio terreno è indissolubile, tranne il caso di concubinato, ed in ogni caso è legato al nostro cuore, non ad una situazione spirituale.
Viceversa nel secondo caso l’unione è completa, e supera il matrimonio, avvicinandosi alla condizione degli angeli: se due persone sanno elevarsi a questo livello diventano una sola cosa, ma il rapporto “maschio-femmina” viene a perdere di senso, e si torna puri come i bambini, che percepiscono la diversità sessuale, ma la vivono senza passione.
Quindi esistono due diversi livelli anche per l’amore: c’è quello maschio-femmina, tipico del matrimonio, che è un fatto terreno, seppure regolamentato “dall’alto”, e poi c’è l’Amore cristiano, che supera ampiamente l’altro amore, al punto di renderci eunuchi per il regno dei cieli. Visto che la nostra meta è diventare angeli, dovremmo tendere al secondo, senza per altro sottovalutare il primo.
· Non ci sarà un salto, ma tanti gradini
Chi vive aspettando solo miracoli e fatti eccezionali è fuori strada: l’evoluzione avviene attraverso tanti piccoli salti quotidiani.
Oggi il cambiamento è sempre più rapido, ed anche tra di noi avvengono fatti sempre nuovi, ma questo non significa che dobbiamo che dobbiamo aspettare l’eccezionale per muoverci. Anche perché noi ela nostra vita è già il più grande dei miracoli.
· Ogni gradino è un “otre nuovo”
LC 5:37-39 E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gliotri, si versa fuori e gli otri vanno perduti.
Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi.
Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: Il vecchio è buono!”.
· L’ Amore obbliga a muoversi, ad agire
Bhagavad-gitaversi 51-63: Completamente purificato dall’intelligenza, controllando con determinazione, rinunciando agli oggetti del piacere dei sensi, libero dall’attaccamento e dall’avversione, l’uomo che vive in un luogo solitario, che mangia poco e controlla il corpo e la lingua, che dimora sempre in contemplazione, distaccato, senza falso ego, senza vana potenza o vanagloria, senza cupidigia né collera, che si chiude alle cose materiali, libero da ogni senso di possesso, sereno, quest’uomo si trova certamente elevato al livello della realizzazione spirituale.
Colui che raggiunge il livello spirituale realizza subito l’Anima Suprema evi trova una gioia infinita. Non si affligge mai e non aspira mai a niente; si mostra uguale verso tutti gli esseri. Egli può allora servirMi con un amore ed una devozione pura.
Soltanto attraverso il servizio di devozione si può conoscerMi così come sono. E colui che, con tale devozione, diventa pienamente cosciente della Mia Persona, entra nel Mio Regno assoluto.
Sebbene impegnato in ogni tipo di attività, il Mio devoto, sotto la Mia protezione, raggiunge, per Mia grazia, l’eterna e imperitura Dimora. In tutti i tuoi atti dipendi solo da Me e poniti sempre sotto la Mia protezione. Questo servizio di devozione, compilo in piena coscienza della Mia Persona.
Se diventi cosciente di Me supererai, per la Mia grazia, tutti gli ostacoli dell’esistenza condizionata. Se invece non agisci animato da una tale coscienza, ma dal falso ego, non ascoltandoMi, sarai perduto. Se non agisci secondo le Mie direzioni, se ti rifiuti di combattere, allora sarai fuorviato. E, spinto dalla tua natura, dovrai combattere lo stesso.
Nella morsa dell’illusione, ti rifiuti adesso di agire secondo le Mie istruzioni. Ma, costretto dalla tua stessa natura, dovrai agire egualmente. Il Signore Supremo è situato nel cuore di ognuno, e dirige l’errare di tutti gli esseri, che si trovano, ciascuno, come in una macchina, costituita di energia materiale.
Abbandonati completamente a Lui, o discendente di Adamo. Perla Sua grazia, conoscerai la pace assoluta e raggiungerai l’eterna e suprema Dimora. Ti ho svelato così il più segreto dei saperi. Rifletti profondamente, poi agisci come credi.
· “Tutto ciò che è in basso è come ciò che è in alto” (E. Trismegisto)
Non dobbiamo vergognarci della nostra dimensione fisica, anzi dobbiamo sempre pensare a tre aspetti importanti del nostro corpo:
– nel Credo apostolico noi diciamo:” Credo …. nella resurrezione della carne” quindi il nostro corpo risorgerà, come quello di Gesù
– il corpo è parte integrante della persona, e la persona è una: i modelli vari che adottiamo di noi stessi, e le separazioni tipo “corpo-anima-spirito” sono solo nostre rappresentazioni mentali, per cercare di capire noi stessi, ma non sono la verità. Noi siamo “una persona”, unica ed indivisibile, e il corpo è la nostra manifestazione nel mondo tridimensionale.
– Il corpo è la via per capire i piani più elevati della spiritualità: se si sa ragionare e capire bene ciò che è in basso, nel piano fisico, si può conoscere anche ciò che è in alto, cioè nel campo delle idee, nel campo delle forze, delle potenze, tutto ciò che è invisibile e sottile. Si può conoscere tutto attraverso l’analogia, se usata in modo saggio ed opportuno.
· La casa ha molte porte di accesso, ma la più semplice è quella delle vibrazioni – ritmo
Da un messaggio ricevuto da qualcuno tra noi ho estratto questa frase:
“La Vita ha al suo interno una qualità non sempre percepibile all’essenza umana. Questa qualità si chiama: “Ritmo” ed è l’essenza di ogni cosa. Mettersi in sintonia con quel ritmo è la chiave dell’evoluzione. Attraverso il riscontro del nostro ritmo interno collegato al ritmo Universale si possono raccogliere tutte le qualità indispensabili per proseguire il cammino senza difficoltà. Questo è il passaggio che apre la porta della vita. Semplice no?”
In effetti molte sono le porte di accesso a noi stessi, visto che materia, energia, temperatura e vibrazione sono la stessa cosa, ma la chiave del ritmo è la più semplice da seguire. L’importante è mettersi in sintonia con il creato, con il nostro prossimo e con noi stessi per liberare l’Amore attraverso l’azione consapevole.
· Inno dell’Amore
“Chiama è paziente e premuroso. Chi ama non è geloso, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio. Chi ama è rispettoso, non va in cerca del proprio interesse, non conosce la collera, dimentica i torti. Chi ama rifiuta l’ingiustizia: la verità è la sua gioia. Chi ama scusa tutto, di tutti ha fiducia, tutto sopporta, non perde mai la speranza. L’amore mai tramonterà!” (San Paolo)
· L’Amore parla poco e fa molto
Il nostro obiettivo non può che essere: lavorare per costruire la felicità degli altri
· Il prezzo dell’Amore
Felici noi se sapremo interpretare con benevolenza gli atteggiamenti degli altri anche contro le apparenze: saremo giudicati ingenui, ma questo è il prezzo dell’amare.
· L’Amore
Quando l’amore vi chiama, seguitelo anche se ha vie sassose e ripide. E quando vi parla credete in lui benché la sua voce possa disperdere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino. Poiché come l’amore vi esalta così vi crocifigge e come vi matura così vi poterà. E vi consegna al sacro fuoco poiché voi siate il pane santo alla mensa di Dio. Tutto ciò compie l’amore in voi affinché conosciate il segreto del vostro cuore e possiate diventare un frammento del cuore della Vita. L’amore non dà nulla fuorché se stesso e non coglie nulla se non in se stesso. L’amore non possiede né vorrebbe essere posseduto perché l’amore è sufficiente all’amore. E non pensate di poter dirigere l’amore perché se vi trova degni è lui che vi conduce. L’amore non desidera che consumarsi! Se amate davvero siano questi i vostri desideri: destarsi all’alba con un cuore alato e ringraziare per un altro giorno d’amore; addormentarsi a sera con una preghiera per l’amato nel cuore e un canto di lode sulle labbra. (Gibran)