La profezia del mandorlo fiorito

Nella primavera del 1944, tale Nicol Rycempel trovò, fra le macerie della Chiesa di S. Paolo a Berlino, un manoscritto racchiuso in un tubo di piombo che sembra richiamare e confermare la profezia di San Malachia. La lettura rivelò che era il Vaticinio di un monaco benedettino del primo Ottocento. La caratteristica di questa profezia è quella di affidarsi per la datazione ai cicli di fioritura del mandorlo. Da questo sistema ne viene fuori una frase che caratterizza con precisione ciascun anno fino al 2000.


Tra l’altro annunciava la morte del leone uncinato (nazismo), prima della tredicesima fioritura del mandorlo. Si era allora in piena guerra, la Germania era martellata dai bombardamenti e ridotta un cumulo di macerie. La speranza di finire il tormento apriva il cuore di tutti, specialmente perché la tredicesima fioriture corrispondeva a quella della primavera del 1945. Quelle previsioni circolavano da un paio di anni e la polizia ebbe ordine di trovarle ad ogni costo. Per questo, forse, il manoscritto era stato nascosto in quel luogo. Riportiamo quelle relative agli anni più vicini:

1979 Morte di Giuda

1980 Roma senza Pietro (l’anno dopo ci fu l’attentato al papa)

1981 Trionfo del lavoro

1982 L’uomo nuovo

1983 Osanna delle genti

1984 Delirio nello spazio

1985 La voce dell’anticristo 

1986 Fuoco dall’oriente

1987 Radura di croci

1988 Pazzia della terra

1989 Attesa dell’uomo

1990 Segno dei Cieli

1991 Luce nella notte

1992 Caduta delle stelle

1993 Morte dell’uomo

1994 Urlo della fiera

1995 Singulto della madre

1996 Diluvio sulla terra

1997 Morte della luna

1998 Gloria nei cieli

1999 Il nuovo Pietro 

2000 Trionfo dell’ulivo